mercoledì

Adagio Assai.

Ci sono delle cose che proprio non riesco a capire. Mi sfuggono, come ombre si nascondono in angoli bui della mia mente.
Vorrei poterti aiutare. Vorrei spiegarti. Ma come sai non mi è possibile. Non è così che vanno le cose, purtroppo.
Ma ci deve essere un sollievo, un qualche tipo di razionalità. Non ti pare.
Certe volte la ragione è troppo debole. Pensa ai tuoi sogni.
Non capisco. Spiegati meglio.
Nei tuoi sogni una luce antipoidale eppure parallela ricopre le connessioni della tua mente. I tuoi sogni emergono così in una realtà (per così dire) irreale, in una condizione celebrale solitamente inesplorata, regretta. Ti ritrovi in un mondo privo di riferimenti, privo di logica. La ragione svanisce. Esattamente come il Concerto per pianoforte in G maggiore di Ravel spiega.
Vuoi dire che alcuni aspetti della nostra vita subiscono lo stesso processo dei nostri sogni, trovandosi dentro un luogo depurato di razionalità?
Forse, in un certo senso. Ma fino a che punto la tua vita può avere un senso, se ciò che ti protegge è una mucca, in silenzio seduta al tuo fianco ad attendere.
Non confondere la situazione. Tu sei qui a proteggermi perchè io l'ho deciso, perchè sentivo di non essere al sicuro con me stesso. Le chiavi legate al tuo robusto collo sono ciò che mi toglie la liberta, ma allo stesso tempo rappresentano la libertà stessa. Così come le catene che mi legano, immobile al tuo fianco. Cosa succede, cosa è quello sguardo?
Nulla. Credo che presto inizierà a piovere. Ad ogni modo, una mucca che ti protegge, seduta al tuo fianco in un mondo surreale, è un sintomo di illogicità. Questa valle senza fine nella quale ci troviamo ad aspettare, priva di aria, di tempo, è la tua mente. Ma è puranche la tua vita.
Forse tutto porta a Sisifo, alla sua pietra, alla infinita ripetizione di un dolore, nella consapevolezza di esserne prigioniero. Forse sperare in un qualcosa che attraversi lo spazio di questi due mondi, che scivoli lento nel pozzo buio sino a comparire in questo nostro luogo, per poi senza emozione sfilarti le chiavi dal collo e finalmente privarmi della libertà, forse tutto questo non può accadere. E' l'illusione di Sisifo, la sua gioia impura di quando scende leggero dalla montagna, per poi riprendere la pietra, e nuovamente farla rotolare sino alla cima. Perchè allora attendere. Mucca, perchè allora attendere?
E' la tua mente a volerlo. Io sono solo un guardiano. Provo affetto nei tuoi confronti, e il tempo che passiamo insieme è allegro. Ma ciò non toglie che io sia soltanto un guardiano. E' il mio compito.
Potrebbe essere una attesa inutile. Potrebbe essere solo un modo per nascondersi. Lo sai.
Lo so. E' vero.
Eppure non ti preoccupi.
Come ti ho detto, sono soltanto un guardiano della tua mente. Niente più.
Avevi ragione, ho sentito delle gocce di pioggia. Non capisco proprio come tu faccia.
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