martedì

Dio versus Satana

Buonasera.
Buonasera a tutti. Buonasera.
Signori e signore, buonasera.
Mi fa piacere sapere che ci sono personaggi noti tra il pubblico.
Vorrei avervi qui, accanto a me, ma sarà per un'altra volta. Per adesso sarete voi ad avermi accanto, come voce narrante della serata. Cos'è una voce narrante? Ma certo, sono io. Una voce narrante è quella che, esattamente ora, sta pronunciando le parole che risuonano nella vostra mente attraverso l'artificio delle lettere che vedete impresse sullo schermo. La voce narrante siamo noi, direte. Non proprio. La strana combinazione di suoni inudibili che sta prendendo vita in questo momento è qualcosa che va oltre voi. Qualcosa che vi assomiglia e che, contemporaneamente, ha sostanza d'altro. Siete voi che pensate con le mie parole. E' per questo che vi sono accanto. L'aspetto più divertente - e, francamente, anche il più inquietante- di tutta questa vicenda è che, in quanto voce narrante, io non esisto senza di voi. Non vorrei avervi spaventato con questi giri di parole. Affermare che io non esisto, che assurdità! Come faccio a non esistere se adesso sono qui e voi mi sentite, le mie parole sono anche le vostre e il mio pensiero è già sedimentato nelle segrete del vostro ragionamento. Forse qualcuno può dirlo perché ancora non mi vede, ma qual'è il problema! E' chiaro che voi non mi potete vedere, perché ancora io non sono che una voce: la voce narrante, appunto. E dato che si tratta del mio nome, di ciò che mi caratterizza di fronte a voi, dello strumento con cui potrete chiamarmi con gli estranei per spiegar loro chi sono io, dato tutto ciò, sono d'obbligo le maiuscole: io sono la Voce Narrante.
Già mi definisco come nome proprio e nessuno di voi mi ha ancora visto, perdonatemi. In maniera forse scortese sono rimasto nel buio fino ad ora, nel buio assoluto. In effetti non poteva esserci la luce se c'era solo la voce ed è chiaro che nessuno poteva immaginare delle sagome nel buio, perché nessuno ve ne aveva parlato. Cerchiamo di rimediare.
Ad un tratto qualcosa è cambiato. Il buio non è più così buio, il nero non così nero. Si direbbe che tenda verso il blu. Un blu notte molto scuro che, a poco a poco, si schiarisce. Come d'estate, quando i primi passeri iniziano a cantare e tutti hanno la sensazione che la notte sia finita. Quel tipo di blu. Ad ogni modo, vorrei puntualizzare che non siamo in estate e che non c'è nessun canto di passeri, si tratta di immagini momentanee che ho richiamato per rendervi consapevoli del tipo di chiarore che state vivendo adesso mentre ascoltate me, Voce Narrante. Concentratevi sul chiarore.
Siamo dunque arrivati a coinvolgere due sensi, l'udito e la vista. Diciamo che, per adesso, l'udito è quello più coinvolto. Si tratta di una scelta strategica: dato che la vostra capacità figurativa è ancora molto ridotta è meglio coinvolgere pochi elementi per volta. Non prendetela come un'offesa, è solo che ho deciso di manifestarmi in questo modo. E' più semplice e il vantaggio è che adesso mi state vedendo: io sono quel chiarore, quel blu mattina.
A questo punto si apre un primo problema. Io non sono più solo una voce narrante, ma sono anche qualche esperienza visiva che vi appare e vi parla allo stesso tempo: io sono due percezioni in contemporanea, sono un'Alba Parlante. Se suona altisonante perdonatemi, non è mia intenzione creare disagio. La scelta è piuttosto legata all'idea che questo nome rimanga impresso e che, in questo modo, passeremo più tempo insieme.Veniamo dunque a noi. Perché ho deciso di rendermi presente alle vostre menti sotto forma di Alba Parlante?
- Già, perché hai deciso di farlo maledetto figlio di puttana?
- Ti prego, non ora Chuck.
- Non ora, non ora, non ora, non è mai l'ora per te, fottuta Alba Parlante, adesso dicci, chi cazzo sei, che cazzo vuoi dalle nostre merdose vite, perché cazzo mai dovremmo perdere il nostro tempo ad ascoltare te, testa di cazzo che puzza di merda?
- Tutto ad un tratto ti credi spiritoso, Chuck.
Improvvisamente si sente crescere come musica di sottofondo "I will survive" di Gloria Gaynor. Alba Parlante si trova di fronte a Chuck per l'ennesima volta ed entrambi sanno che probabilmente sarà l'ultima, come ogni volta.
- Chuck D, il rapper dei Public Enemy!
- Da solo non potrò mai farcela, ho bisogno di trasformarmi: Cambio del cognome!
Katazzaaaaaaan
Scompare Chuck D e appare Chuck Norris.
- Chuck Norris, non ho mai potuto vedere i tuoi film.
- Alba Parlante, software progettato per uccidere, non avrai scampo questa volta.
- Maledetto figlio di puttana.
Alba Parlante si scaglia verso Chuck Norris che con un salto la schiva, poi sull' "Hey Hey" della canzone le assesta una gomitata tra il chiarore più chiaro della mattina e i residui di buio della notte, mandandola al tappeto. Alba Parlante allora fa per girarsi ed estrarre la pistola dalla fondina segreta, ma Chuck gliela allontana con un calcio e in un batter d'occhio le ha già messo le manette ai polsi.
- Alba Parlante, sei in arresto per tentato raggiro della pubblica opinione, tentato omicidio dello sceriffo più invincibile del Texas e per insulto aggravato alla madre dello sceriffo.
- Aaaaaghhh. Mi hai sconfitto.
- E fu così che venne arrestata Alba Parlante.
- Ma non era questo quello che volevi dire, Chuck.
- Ah, Già. In realtà volevo dire che su "Chi" di questo mese potete trovare il fotoreportage della storia d'amore tra Al Pacino e Simona Ventura (i nomi sono di pura fantasia per mascherare gli originali). Lei è la più bella showgirl italiana, lui il più desiderato divo di Holliwood. Se siete femmine potete vivere il sogno di Elisabetta Canalis, se siete maschi potete tintillarvi pensando a dove mettereste le mani se foste Brad Pitt. Stasera stavo parlando con la mia coscienza in affitto e le ho detto che dopotutto intendo fare come George Clooney ed arrivare a cinquant'anni senza
essermi sposato e che dopotutto se entrambi sono d'accordo non è squallido. Lei mi ha risposto che le dispiaceva per me.


Personaggio 01