martedì

Venerdì 13 : Non permettiamo a nessuno di farci vivere a metà

Ne abbiamo sentite tante in questi giorni sui tristi fatti di Parigi Non sarò certo io a lanciarmi in analisi geopolitiche, militari, strategiche e sociologiche rispetto a quanto avvenuto. Ci sono professionisti ben più formati che possono aiutarvi a districarvi nell'enorme e tragica complessità del momento attuale. Mi faccio solo una domanda: Come si ripercuote tutto questo nella nostra vita di tutti i giorni, nelle nostre scelte e nelle nostre relazioni? “Rinunciare a parte della nostra libertà in nome di una maggiore sicurezza”: il baratto che la storia ci mette d’innanzi è questo a mio parere. Non esiste una ricetta ma secondo me la dualità tra i 2 concetti espressi è lampante. Pensiamo che sia necessario mantenere alta la nostra consapevolezza ,comunque ognuno di noi la possa pensare e qualunque sia stata la nostra reazione alle notizie che giungevano da Parigi, in merito a democrazia e libertà : non facciamoci annichilire. Il colpo è forte ed è indirizzato a ciò che abbiamo di più vivace e vivo, di più generoso e morale: la nostra capacita di vivere in pace, di saper accettare l'altro, di accogliere la diversità, la nostra apertura, la nostra concezione democratica della collettività e dell'altro. Tutto questo va a colpire la nostra inclinazione a reinventarci e a rinnovare la nostra vita democratica al mutare della composizione della nostra società. Cerchiamo di mantenere ben intatto lo spirito creativo e la nostra voglia di vivere in una società libera. Se riusciremo a farlo con coraggio ed orgoglio allora potremo dire di non esserci fatti disorientare davanti alla tragedia e all'odio. Purtroppo uno degli scopi di queste stragi è chiaro: si vuole generare la nostra disgregazione, suscitare paura, farci vivere nell’angoscia; che ci guardiamo in cagnesco, che cominciamo a odiarci, a darci mille e più coltellate verbali e non solo. Quindi capite che avere paura di vivere, smettere di avere sogni e soprattutto odiare il prossimo,significa solo fare il gioco di chi ha progettato ed attuato gli attentati! Vogliamo diventare complici di chi vuole annientarci? Andare al ristorante, in discoteca , allo stadio sono gesti che dobbiamo continuare a scegliere e viverli con naturalezza e spirito di fratellanza. Come dice un proverbio spagnolo, “Vivir con miedo es como vivir a medias”, vivere con la paura è come vivere a metà. E vivere a metà è quello che rischiamo in questi momenti. Sta a noi non permetterlo. ViolentCoja is comin' back